La vera storia di Lucifero, la storia di un angelo caduto

Lucifero, il portatore di luce, il più splendente degli angeli, spesso confuso con il Diavolo. Scaraventato negli abissi per essersi voluto innalzare al di sopra di Dio stesso, questa è la storia di Lucifero che tutti conosciamo. Ma sappiamo davvero tutta la storia o ne conosciamo solo un parte?

Ci sono molte precisazioni da fare ma, prima di entrare in merito alla cronaca riguardante la creazione di un antagonista ad hoc per Dio, vorrei citare un racconto alternativo della storia della caduta di Lucifero.

La vera storia di Lucifero

Com’è andata davvero?

Si narra che in principio Dio attribuisse dei compiti a ognuno dei suoi angeli. C’erano numerosi incarichi e Dio chiedeva ogni volta chi volesse ricoprirli e puntualmente c’era qualche angelo che si offriva, senza imposizioni.

Lucifero buono o cattivo?

Venne un giorno in cui Dio presentò un nuovo incarico alle sue schiere angeliche. Questo incarico sarebbe stato il più arduo e ingrato tra tutti. Bisognava infatti che qualcuno si attribuisse tutte le colpe e i peccati degli uomini, che accettasse di essere insultato e maledetto dagli uomini stessi e che rinunciasse a tutte le sue virtù e alla sua bellezza. Di lui si sarebbe detto che aveva voluto rivaleggiare con Dio e aveva perso e che era stato cacciato dal paradiso. Questo ruolo doveva essere svolto fin quando l’uomo non si sarebbe reso conto che ogni male è originato unicamente dal proprio egoismo.

Tutti gli angeli per un attimo esitarono, ma poi nel silenzio si udì la voce di uno di loro che diceva di accettare l’incarico: questo era Lucifero.

Effettivamente chi se non il più bello, il più virtuoso e il più vicino a Dio tra gli angeli avrebbe potuto accettare una simile richiesta.

Molto suggestivo vero?

Angelo o Dio?

Per capire la vera natura di una creatura come Lucifero bisogna capire in che situazione ebbe origine.

Lucifero non era un arcangelo, ma un cherubino.
Molto probabilmente Lucifero non era un arcangelo bensì un cherubino che svolgeva anche mansioni di arcangelo.

In un’epoca in cui il monoteismo cristiano si affermava su una religione politeista già radicata da centinaia di anni c’era bisogno di un avversario alla divinità che da un lato assolvesse alla sua funzione naturale di personificazione del male e dall’altro servisse ad allontanare i fedeli dalle vecchie credenze denigrandole in più possibile.

Ed ecco quindi che, dando a questo antagonista tratti tipici di alcune divinità pagane ampiamente venerate, il risultato è ottenuto.

Un nome tra tutti basti a farvi capire di cosa sto parlando: Pan.

Lucifero e il culto del dio Pan.
Il dio Pan.

Questo dio pagano ha tutti i tratti tipici di Satana: mezzo uomo mezzo animale, corna, barba a punta.

Considerando anche che Pan nella cultura popolare era associato alla fertilità dei campi e venerato dai ceti più bassi si capisce come la scelta sia stata quanto meno idonea.

Cosa ne dice la Bibbia?

La bibbia a riguardo della ribellione di Lucifero e della sua caduta all’Inferno dice…NULLA!

Ne’ nel vecchio ne’ nel nuovo testamento sono narrati i fatti riguardanti questi avvenimenti.

Nel vecchio testamento il nome Lucifero compare una sola volta ed è affibbiato al re di Babilonia.

Nel nuovo testamento invece è usato per indicare la stella del mattino e anche Gesù stesso.

Inoltre nel libro dell’apocalisse è Gesù stesso che si autodefinisce portatore di luce.

Lucifero, portatore di luce.
Lucifero, il portatore di Luce.

Il termine Satana, dall’ebraico Śāṭān, significa oppositore, nemico, accusatore. Le sue origini sono tuttavia più antiche: il termine deriva dal sumerico ša-tām, che significava banalmente “capo (di una amministrazione)”. Fu San Girolamo, nel IV secolo d.C., a tradurre l’ebraico Śāṭān nel latino diabŏlus (colui che divide).

Nell’Antico Testamento il nome “Satana” compare poche, e si riferisce a un angelo subordinato a Yhwh e a lui fedele.

Nel nuovo testamento invece è citato più volte come tentatore e oppositore di Gesù, ma nulla che si riferisca al suo passato da angelo o altro.

Origini bibliche e il significato di Lucifero

Il termine Lucifero deriva dal latino “lux” (luce) e “fero” (portare), traducibile come “portatore di luce”. Originariamente, questa parola non aveva alcuna connotazione negativa. Compariva nella Vulgata, la traduzione latina della Bibbia, per indicare la stella del mattino o il pianeta Venere, associato alla sua luminosità prima del sorgere del sole.

Il passo biblico più comunemente associato a Lucifero si trova nel libro di Isaia 14:12-15, dove si legge: «Come sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell’Aurora!» Questo passaggio, sebbene interpretato successivamente come riferito al diavolo, si riferiva inizialmente al re di Babilonia, un monarca arrogante che pretendeva di elevarsi al livello di Dio. Tuttavia, la lettura allegorica cristiana ha trasformato questa figura in un simbolo della ribellione angelica.

Un altro passaggio rilevante si trova in Ezechiele 28, che descrive la caduta di un cherubino perfetto e pieno di gloria, ma corrotto dalla propria ambizione. Anche se il contesto riguarda il re di Tiro, molti teologi hanno visto in queste parole un riferimento implicito alla figura di Lucifero.

Lucifero nella teologia cristiana

Secondo la tradizione cristiana, Lucifero era uno degli angeli più potenti e belli creati da Dio. Era un cherubino, una delle gerarchie angeliche più alte, e godeva di una posizione privilegiata nel regno celeste. Tuttavia, la sua superbia e il desiderio di essere pari a Dio lo spinsero a ribellarsi. Questa ribellione portò alla sua cacciata dal cielo, un evento descritto simbolicamente in Apocalisse 12:7-9, dove si parla di una battaglia tra Michele e i suoi angeli contro il drago, identificato con il diavolo e Satana.

La caduta di Lucifero rappresenta l’origine del male nel mondo, una narrazione che ha avuto un impatto significativo sulla comprensione cristiana del peccato, della libertà e della redenzione. Lucifero diventa così Satana, l’avversario di Dio e l’accusatore dell’umanità.

Lucifero nella cultura e nella letteratura

La figura di Lucifero ha ispirato artisti, scrittori e poeti per secoli, diventando un simbolo di ribellione contro l’autoritarismo e di ricerca della libertà individuale. Uno degli esempi più celebri è il poema epico “Paradiso Perduto” di John Milton (1667), dove Lucifero è rappresentato come un personaggio complesso e tragico. La sua famosa frase «Meglio regnare all’inferno che servire in paradiso» evidenzia la sua determinazione e il suo orgoglio, rendendolo un’icona della sfida contro l’oppressione.

Nella Divina Commedia di Dante Alighieri, Lucifero è il simbolo della punizione eterna per il peccato di superbia. Raffigurato come un gigantesco demone intrappolato nel ghiaccio nel centro dell’Inferno, è un monito contro le conseguenze del ribellarsi a Dio.

Lucifero e la modernità

Con l’Illuminismo e il Romanticismo, la figura di Lucifero ha assunto nuove sfumature. Diventa un simbolo dell’uomo che cerca di emanciparsi dalle convenzioni religiose e sociali. Pensatori come William Blake e Percy Shelley hanno reinterpretato Lucifero come un eroe romantico, capace di sfidare il dogma per affermare la propria libertà.

Anche nella cultura popolare contemporanea, Lucifero appare spesso in film, libri e serie TV. Produzioni come “Lucifer” (Netflix) offrono una versione più umanizzata e affascinante del personaggio, esplorando temi come il libero arbitrio, il pentimento e la redenzione.

Approfondimenti sul simbolismo di Lucifero

1. Lucifero e la luce

Il nome stesso di Lucifero, “portatore di luce”, è intrinsecamente paradossale. Rappresenta il contrasto tra la purezza della luce e l’oscurità della caduta. Questo dualismo è stato esplorato nella filosofia e nella mistica, dove Lucifero incarna la tensione tra conoscenza e arroganza, tra elevazione spirituale e peccato.

2. Lucifero nella magia e nell’esoterismo

Nel corso dei secoli, Lucifero è stato associato anche a tradizioni esoteriche e magiche. Alcune correnti di pensiero, come il luciferianesimo, vedono in lui un simbolo di illuminazione e ricerca della verità, piuttosto che una figura puramente malvagia. Queste interpretazioni alternative hanno contribuito a una rivalutazione del mito, arricchendolo di significati nuovi e complessi.

3. Lucifero e la libertà

La caduta di Lucifero può essere vista come una metafora della libertà umana. La sua scelta di ribellarsi a Dio è un atto di libero arbitrio, ma anche di auto-distruzione. Questo tema è stato ampiamente discusso in filosofia e teologia, evidenziando l’ambivalenza del concetto di libertà.

Morale della storia

In definitiva la storia di Lucifero, sebbene più antica, è paragonabile a quella del Purgatorio, una nozione creata al di fuori dei testi sacri e a cui ormai tutti crediamo.

Questa è la vera storia di Lucifero.

Per altri approfondimenti riguardo l’Angelo portatore di Luce leggi anche chi o cosa è veramente Lucifero.

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