Perché il mare è salato?

Tutti sanno che il mare è salato, questo è un dato di fatto che conosciamo fin dall’infanzia e a cui ormai ci siamo abituati. Ma perché il mare è salato? Come ci è arrivato tutto quel sale nell’acqua degli oceani?

Per rispondere a queste domande prima occorre riportare qualche dato. L’acqua salata, quella di cui sono composti mari e oceani, rappresenta circa il 97% dell’acqua totale presente sulla Terra e copre circa il 69% della superficie terrestre. Una quantità davvero importante.

Per rendere salata una tale quantità di acqua occorre davvero molto sale, vediamo da dove esso arriva.

Ecco perché l’acqua del mare è salata

Ragionando sul ciclo dell’acqua e su come esso funzioni si possono notare alcune cose. In primis sappiamo che ci sono numerosi fiumi che immettono acqua dolce nel mare e per questo motivo essi dovrebbero contribuire a rendere meno salata l’acqua degli oceani. Poi c’è la pioggia che dovrebbe contribuire anch’essa a diminuire la concentrazione di sale dell’acqua marina.

La logica suggerisce quindi che l’acqua del mare dovrebbe essere dolce. Perché non è così?

Quello che noi ignoriamo è che anche l’acqua dei fiumi è salata ma la concentrazione di cloruro di sodio, ossia di sale, e minore di 70 volte rispetto a quella dell’acqua di mare.

L’acqua dei fiumi, durante il suo viaggio verso il mare, erode il terreno e le rocce. In questi elementi sono contenuti diversi minerali, tra cui appunto sodio, potassio, magnesio, etc. Tutti questi minerali vengono trasportati dalla corrente e riversati in mare dove pian piano si accumulano. Nei fiumi ciò non accade perché tutte queste sostanze vengono portate via dalla corrente.

Il mare è più salato rispetto a fiumi e laghi perché l’acqua in superficie evapora lasciando indietro i minerali, un po’ come succede quando si deve calcolare il residuo fisso dell’acqua. In questo modo aumenta la concentrazione di cloruro di sodio dell’acqua di mare.

Quanto sale è contenuto nel mare?

Abbiamo quindi capito perché l’acqua del mare è salata, ma quanto sale c’è nel mare?

Ogni anno in mare vengono immesse, tramite i fiumi, circa 4 tonnellate di sale. Se si pensa che questo meccanismo è in atto sul nostro pianeta da miliardi di anni si può facilmente intuire che la quantità di sale contenuta negli oceani è davvero enorme. Per l’esattezza il mare contiene 50 quadrilioni di tonnellate di sale, cioè 50 seguito da quindici zeri, ovvero 50’000’000’000’000’000 di tonnellate di sale.

Se si facesse evaporare tutta l’acqua dei mari e degli oceani quello che resterebbe sarebbe uno strato di sale spesso 150 metri.

Il mare diventerà sempre più salato?

I fiumi trasportano acqua e sali minerali verso il mare, poi l’acqua del mare evapora e i sali minerali rimangono. In questo modo, in teoria, l’acqua del mare dovrebbe diventare sempre più salata. In realtà non è così perché avvengono diverse reazioni che contribuisco a diminuire la concentrazione salina dell’acqua del mare.

I minerali trasportati dalle correnti non sono inerti, una volta giunti in mare reagiscono con altri elementi per formarne di nuovi. Una parte di sodio viene anche usata dagli organismi marini per compiere i propri processi metabolici e svilupparsi. Quindi il contenuto di sale degli oceani rimane stabile.

L’acqua del mare una volta era dolce?

Se sono i fiumi a rendere salata l’acqua del mare sarebbe lecito pensare che in principio l’acqua del mare fosse dolce. Non è facile rispondere a quest’affermazione sia perché il processo è in atto da miliardi di anni sia perché ci sono dei punti ancora ignoti riguardo la faccenda.

Il problema principale relativo all’origine del sale marino è che il sale dei fiumi deriva da acido carbonico, mentre il sale contenuto negli oceani deriva da acido cloridrico. Come mai questa differenza?

Una teoria alternativa a quella precedentemente esposta è che il sale marino tragga le sue origini da processi vulcanici.

In sostanza si pensa che i materiali immessi nell’atmosfera dalle eruzioni vulcaniche sia poi ricaduto sotto forma di pioggia acida sulle rocce che poi nel corso del tempo sono state ricoperte dalle acque del mare. La pioggia acida si sarebbe quindi combinata con i minerali presenti in queste rocce e avrebbe dato origine alle sostanze saline che rendono salate le acque del mare.

Secondo questa teoria quindi il mare è sempre stato salato.