Come è noto le donne tendono ad accumulare grasso sulla parte inferiore del corpo ovvero sui fianchi, sui glutei e sulle cosce. Questo è il cosiddetto accumulo di grasso ginoide (o a pera) che rappresenta per molte persone un difetto estetico importante. Oltre a questo esso non rappresenta alcun pericolo per il mantenimento della salute dell’individuo. Infatti questo tipo di adipe no influisce sul sistema circolatorio ma resta lì dov’è senza causare danni però è difficile da smaltire.
Gli uomini invece tendono ad accumulare il grasso sugli addominali, sui pettorali e nella parte posteriore del busto. In questo caso si parla di accumulo di grasso androide (o a mela). Il problema principale di questo tipo di obesità è il grasso viscerale che comporta. Il grasso viscerale infatti è molto pericoloso perché può causare malattie cardiocircolatorie, può influire negativamente sul diabete e sulle funzionalità del fegato. In compenso il grasso viscerale è facile da smaltire, infatti basta un po’ di attività fisica (corsa, camminare, palestra) e una corretta dieta protratta per un certo periodo di tempo per eliminarlo. In effetti il grasso viscerale è il primo a essere eliminato mentre il grasso sottocutaneo è un po’ più ostico.
Come capire se si è grassi: l’indice di massa corporea
Per poter valutare la propria situazione innanzitutto bisogna capire se si è grassi. Il metodo più diffuso per capire se si è sovrappeso è sicuramente l’indice di massa corporea, il cosiddetto BMI o IMC.
Che cos’è l’indice di massa corporea?
L’indice di massa corporea non è altro che un calcolo che si basa su pochi valori facili da misurare. Il BMI si calcola dividendo il proprio peso espresso in chilogrammi per la propria altezza espressa in metri elevata al quadrato.
Indice massa corporea= peso in kg/(altezza in m) ²
Si otterrà così un numero che in base al suo valore vi dirà se avete un peso ottimale, siete sovrappeso o sottopeso.
Se si ottiene un numero compreso tra 18 e 25 allora quello che avete è un peso accettabile. Al di sotto di tale valore si è sottopeso mentre al di sopra si è sovrappeso o addirittura obesi se si supera il 20.
Se il vostro indice di massa corporea è 22 allora avete raggiunto il peso ideale.
Perché l’indice di massa corporea non è affidabile
In realtà il parametro dell’indice di massa corporea non è affidabile per vari motivi. Primo perché dal calcolo del BMI non si evince quanto del peso di una persona è costituito da massa grassa e quanto da massa magra. Ricordo che i muscoli pesano più del grasso a parità di volume, essi possono arrivare a pesare quattro volte più del grasso.
Inoltre da questo calcolo non si capisce nemmeno come è distribuito il grasso, vale a dire sulla pancia, sui fianchi, etc.
Si potrebbe arrivare al caso limite in cui un uomo di costituzione minuta ha tutto il grasso depositato sulla pancia ma avendo arti e petto sottili dal calcolo dell’indice corporeo risulta che lui è in forma mentre in realtà non lo è affatto.
Metodo alternativo all’indice di massa corporea
Esistono diversi metodi alternativi all’indice di massa corporea per valutare la propria condizione fisica.
Uno dei metodi più efficaci e nel contempo più facili da utilizzare è utilizzare la misura della circonferenza addominale.
Per gli uomini l’ideale è avere una circonferenza addominale che non supera i 102 centimetri. Se la propria circonferenza addominale è al di sotto dei 90 cm si può stare tranquilli.
Per le donne le misure cambiano. È accettabile avere una circonferenza al di sotto degli 88 centimetri mentre la misura ideale è averla al di sotto degli 84 centimetri.
La differenza di misure tra uomini e donne è abbastanza logica e non si basa solo sulla differenza di costituzione. Le donne infatti tendono ad accumulare grasso sui fianchi che sono posti al di sotto del girovita. Per questo motivo si devono preoccupare prima che la circonferenza del giro vita superi un valore più basso rispetto a quello degli uomini.
Questo metodo è molto veloce e non ha bisogno di strumenti sofisticati per essere attuato. Basta un metro da sarto e il gioco è fatto.
Dimagrimento selettivo: dimagrire sui fianchi
Esiste un metodo, magari una dieta, per perdere il grasso sui fianchi?
L’unica strategia possibile è quella del buon senso e dell’equilibrio. Il primo passo è quello di cominciare ad acquisire abitudini alimentari corrette. Adottare per un certo periodo un regime dietetico controllato al fine di ridurre il grasso in eccesso.
La dieta ideale è quella che, adottata per un certo periodo, ha un bilancio energetico negativo, ovvero un regime in cui le calorie bruciate sono superiori a quelle assunte. Allo stesso tempo questa dieta dovrebbe favorire l’assunzione di cibi che favoriscano il catabolismo dei lipidi, in altre parole aiutino a bruciare i grassi. Questo si ottiene evitando gli alimenti ad alto indice glicemico e riducendo, sempre per un certo periodo, l’assunzione di carboidrati. Bisogna stare attenti a non seguire regimi alimentari troppo estremi come la dieta Dukan o la dieta Plank, con questo tipo di diete si rischia di avere l’effetto contrario a quello desiderato.
Insieme alla dieta, per diminuire il grasso sui fianchi, è indispensabile una certa dose di attività fisica. Questo non significa massacrarsi in palestra ma fare esercizi che per questioni di vicinanza stimoleranno la movimentazione del grasso sottocutaneo posto sui fianchi.
Camminare a passo sostenuto, andare in bicicletta sono ottime attività fisiche purché durino più di 15 minuti. Questo lasso di tempo è indispensabile per mettere in moto il catabolismo dei grassi.
L’attività anaerobica, quale può essere il sollevamento pesi e lo spinning sono meno indicate perché utilizzano il glicogeno come fonte energetica e non i lipidi.
Certo aumentare la propria massa muscolare aumenta anche il metabolismo basale, cosa che aiuta a perdere grasso in maniera indiretta è più diluita nel tempo.
L’ideale per perdere peso sarebbe un giusto mix tra attività fisica aerobica e anaerobica in modo da scolpire il proprio corpo come si desidera.