Ad essere oggetto di analisi sono soprattutto i social, Facebook su tutti. Il social di Zuckerberg, il quale è stato a lungo nell’occhio de ciclone quest’anno per il caso Cambridge Analytica, è tra quelli più infestati da questo tipo di notizie. Proprio dai suoi sviluppatori arriva la notizia di aver messo a punto un algoritmo in grado di analizzare i meme, il testo contenuto nelle foto e quant’altro possa nascondersi nei metadata dei post.
L’algoritmo in questione si chiama Rosetta e, ci tiene a specificare la società, non è nato specificatamente per essere utilizzato per analizzare i meme ma che si presta allo scopo in maniera stupefacente.
“Capire il testo che appare in un’immagine è importante per migliorare le esperienze, ad esempio per rendere più accessibile per chi ha problemi alla vista – scrivono in un post gli sviluppatori Facebook-, ma è fondamentale per identificare contenuti inappropriati o pericolosi per la sicurezza della comunità”.
Staremo a vedere.