L’uomo sopravvissuto a due bombe atomiche

Il suo nome è Tsutomu Yamaguchi e la sua storia è davvero singolare.

Ci sono situazioni in cui non sappiamo se la persona in questione abbia avuto fortuna o sfortuna. La storia di Tsutomu Yamaguchi è emblematica e dovrebbe illuminarti sul significato della precedente frase.

Tsutomu Yamaguchi ha una trentina d’anni quando è a Hiroshima per affari il 6 agosto del 1945. Il suo datore di lavoro, la Mitsubishi Heavy Motors, poteva essere orgoglioso del ragazzo: era in città solo da tre mesi e aveva già concluso dei contratti importanti.
Quel giorno Tsutomu, a cuor leggero, si apprestava a tornare finalmente a casa sua con i suoi due colleghi di lavoro.

7:45 del mattino del 6 agosto 1945

Elegante ed allegro Yamaguchi uscì dal suo hotel e si diresse verso la stazione più vicina.

8 del mattino

Si rese conto che aveva dimenticato i suoi documenti in ufficio, ebbe degli attacchi si ansia e per questo tornò indietro correndo chiedendosi se sarebbe riuscito a salire sul treno successivo nonostante questo contrattempo.

8:15 del mattino del 6 agosto 1945

Il bombardiere americano Enola Gay ha appena sganciato “Little boy“, il soprannome molto simpatico dato alla primissima bomba nucleare della storia sganciata su un popolo di civili, sulla città.
In lontananza Tsutomu vide un oggetto strano cadere dal cielo a soli tre chilometri da lui.
Due piccoli paracaduti attenuarono la sua caduta, il tempo sembrò essersi fermato per qualche secondo. Presto il cielo divenne bianco come se ci fosse stato un flash di un apparecchio fotografico potenziato mille volte e poi più nulla.

9 del mattino

Tsutomu aprì gli occhi. Da quanto tempo era steso lì in mezzo alle macerie? Non ne aveva alcuna idea.
Un ronzio insopportabile gli impediva di sentire qualsiasi cosa.
Intorno a sé a poco a poco rimise le idee in ordine. Aveva tutto il corpo contuso e coperto di ferite. Strisciò verso un riparo di fortuna per mettersi al sicuro.
Nell’arco di qualche secondo Hiroshima fu stata cancellata dalle carte geografiche.

Tsutomu Yamaguchi divenne un Hibakusha [( hi ) riceve/subire, ( baku) esplosione, ( Sha) persona], il nome dato ai superstiti dei bombardamenti di Hiroshima e di Nagasaki, e non fa parte delle 140.000 vittime, che secondo altre fonti sarebbero addirittura 250 mila, che “Little boy” ha falciato quel giorno.
Tsutomu guarì rapidamente dalle sue ferite, si riprese incredibilmente in fretta e tornò a casa sua il giorno dopo a Nagasaki.
Come qualunque giapponese che si rispetti tornò a lavorare per il suo venerabile datore di lavoro appena due giorni dopo la tragedia.

Nagasaki 9 agosto 1945, 11 del mattino

Tsutomu Yamaguchi con le mani che ancora tremavano racconta al suo superiore l’orrore della scena che ha vissuto tre giorni prima.
Quello purtroppo fu proprio il momento in cui il bombardiere americano BOCKSCAR sganciò “Fat Man” sopra la città.
Questo giapponese fu, per la seconda volta nella propria vita, immerso nell’inferno di un bombardamento atomico.
70 mila furono le vittime.
Tsutomu fu fortunato come a Hiroshima e uscì illeso anche da quella carneficina, perlomeno fisicamente.
Tsutomu Yamaguchi è stato l’unico essere umano al mondo a essere sopravvissuto a due bombe atomiche. Molti non sanno se sia più corretto definirlo uomo molto fortunato oppure uomo davvero sfortunato.

Morirà 65 anni dopo, il 4 gennaio 2010, a 93 anni.