Un po’ di chiarezza riguardo il conservante E300

Le etichette dei prodotti alimentari in origine nascono per dare un aiuto al consumatore che deve decidere cosa acquistare, per fargli capire cosa compra e cosa poi effettivamente andrà a ingerire.

Tuttavia capita abbastanza spesso che la lista di ingredienti stampata sulle varie confezioni generi un effetto contrario a quello sperato. Infatti quando nell’elenco si trova il nome di una sostanza che non si conosce o anche una sigla tipo E300 allora lì potrebbe nascere qualche perplessità.

La maggior parte o, per meglio dire, la totalità delle persone che legge un’etichetta, davanti al nome di una sostanza chimica, come ad esempio l’acido L-ascorbico, si trova in difficoltà perché non riesce immediatamente a identificare di che ingrediente si tratti, che sostanza sia o quale sia la sua provenienza. Quindi i produttori, pur cercando di seguire le norme riguardo la corretta nomenclatura degli ingredienti, devono prestare attenzione a come presentano questi ultimi.

Anche il consumatore, da parte sua, dovrebbe cercare di informarsi il più possibile riguardo quello che mangia e non fermarsi all’apparenza e a come “suona” il nome di quello che legge. Farsi guidare dall’intuito in questi casi è da considerarsi sbagliato.

Prima di giudicare un prodotto in base ai suoi ingredienti bisognerebbe cercare di capire quali siano effettivamente gli ingredienti utilizzati e quali siano i loro usi.

Meglio precisare che quando si parla di sostanze chimiche impiegate per fare un determinato alimento esse posso essere sia di origine naturale che di origine artificiale. Questa differenziazione, ai fini nutrizionali e tossicologici, è completamente irrilevante, nonostante si tenda a pensare che un alimento di origine naturale sia più salutare di uno di origine artificiale.

Ad esempio che l’acido L-ascorbico sia di origine naturale o artificiale non cambia nulla, sempre di acido L-ascorbico si tratta, ovvero vitamina C.

Esiste un’agenzia dell’Unione Europea preposta al controllo e alla creazione di norme che servono a garantire la trasparenza dell’industria alimentare. Questa agenzia si chiama EFSAEuropean food safety authority (Autorità europea per la sicurezza alimentare), è nata nel 2002 e la sua sede centrale si trova a Parma.

Ebbene, questa agenzia crea costantemente dossier, stabilisce dosi e tipologia degli ingredienti adatti a essere utilizzati per le preparazioni alimentari.

Usi e funzioni dell’acido ascorbico (E300)

Analizziamo gli usi e le funzioni dell’acido ascorbico (vitamina C, E300).

Certo leggendo il codice E300 su un’etichetta non si capisce granché di cosa si tratti però, se ci si informa un pochino si capisce subito che si tratta di un’innocua vitamina. Se ci fosse scritto Vitamina C anziché E300 ciò non genererebbe alcun allarmismo ma anzi, pur non sapendo le finalità per cui sia stata aggiunta della vitamina a una brioche (ad esempio), sarebbe quasi positivo.

Funzione nell’industria alimentare

La vitamina C, o per meglio dire l’acido ascorbico, ha diversi usi nel settore alimentare:

  • è un antiossidante, ovvero previene l’imbrunimento degli alimenti quando essi restano a contatto con l’ossigeno;
  • è un ottimo correttore d’acidità, il suo gusto simile a quello degli agrumi incide spesso in maniera positiva ai fini del sapore finale di un alimento;
  • è un antinitrosante, cioè impedisce la conversione dei nitrati (E251, E252) nei pericolosi nitriti (E249, E250).

A riguardo dell’ultimo punto occorre precisare che spesso i nitriti vengono utilizzati come additivi nella carne, nei salumi e nei formaggi con la finalità di preservarne il colore e il sapore migliorandone notevolmente l’aspetto, tuttavia una volta ingeriti, i nitriti si trasformano in sostanze cancerogene: le notrosamine. Occhio quindi alle sigle che leggete nella lista degli ingredienti.

Ecco i codici dell’acido ascorbico e dei suoi derivati:

  • E300       –  Acido L-ascorbico;
  • E301       –  Sodio ascorbato;
  • E302       –  Calcio ascorbato;
  • E304 (I)   –  Palmitato di ascorbile;
  • E304 (II)  – Stearato di ascorbile .