L’ankh, meglio conosciuto come croce egizia, croce ansata o anche chiave della vita, è un simbolo molto antico appartenente alla civiltà egizia. Il significato della croce egizia è molto articolato e questo simbolo egizio può essere interpretato in vari modi.
La simbologia egizia, come sappiamo, è molto articolata e legata ai cicli vitali di vita, morte e rinascita. Un po’ come nella simbologia orientale, anche qui questi cicli vengono reinterpretati e tradotti in miti e leggende.
Forma della croce egizia
L’ankh è formato da un T, o un tau che dir si voglia, sormontato da un cappio ovale che parte dal centro della barra orizzontale. Questa conformazione fa pensare che la croce egizia sia l’unione di due simboli, ovvero un’asta verticale unita a una sorta di cerchio con un base orizzontale oppure anche un tau con un cappio ovale sormontato da un cappio ovale.
Esistono diverse interpretazioni che si possono attribuire alla chiave della vita tutte ricollegabili ai principi generali che regolano la simbologia egizia, ovvero i cicli naturali.
Significato della croce egizia
La croce egizia sostanzialmente rappresenta la vita, come il suo nome alternativo ci fa intuire. Come essa sia ricollegabile a questo significato è più complesso e la spiegazione di questo simbolo egizio è abbastanza articolata.
Abbiamo visto che il simbolo della croce egizia può essere scomposto in due:
- una linea verticale;
- una linea orizzontale sormontata da un cerchio.
Ad essi possono essere date diverse interpretazioni.
La chiave della vita rappresenta gli organi sessuali
Secondo una delle interpretazioni più diffuse i due simboli che uniti danno vita alla chiave della vita rappresenterebbero gli organi sessuali maschili e gli organi sessuali femminili.
Secondo questa teoria la croce egizia sarebbe la rappresentazione dell’unione degli organi riproduttivi che avviene durante l’atto sessuale. Da questa unione scaturisce la vita e da questo deriva il significato del segno della croce con sopra un cerchio.
Posto in questi termini, il significato della chiave della vita non si discosta molto dal simbolo dello yin e yang orientale. Quest’ultimo rappresenta appunto il principio maschile e il principio femminile.
La croce egizia e il mito di Iside e di Osiride
La croce egizia potrebbe anche essere una rappresentazione del mito di Iside e Osiride. Questa teoria è anche avvallata dal fatto che i sue simboli che la compongono, il tau e il cerchio, sono proprio legati alle due divinità egizie. Queste divinità sono a loro volta riconducibili al ciclo di vita, morte e resurrezione. Da questo ecco il significato del segno della croce egizia, la vita che si rigenera e si ripete in un ciclo infinito.
Un altro nome della croce egizia è infatti chiave di Iside.
Osiride e Iside incarnano il principio maschile e il principio femminile ed ecco che quindi ricorre la simbologia dell’unione dei due principi da cui nasce la vita.
La croce egizia rappresenta il grembo materno
Un’altra teoria che riguarda la croce con un cerchio sopra è che essa sia una rappresentazione stilizzata dell’utero materno. Poiché da quest’ultimo vengono generati gli esseri umani, la chiave di Iside rappresenterebbe appunto una fonte di vita.
La croce ansata rappresenta il sole
I simboli che compongono il segno della croce egizia potrebbero essere anche interpretati in maniera differente:
- Il cerchio rappresenta il sole;
- la linea orizzontale rappresenta l’orizzonte;
- la linea verticale rappresenta il percorso che il sole compie ogni giorno.
Secondo questa visione quindi questo simbolo egizio rappresenta il sole e il suo cammino.
Il sole era molto venerato dagli antichi egizi ed era personificato in una divinità: Ra. Il sole era simbolo di prosperità e luce, esso consentiva alle messi di crescere e quindi era visto come indispensabile alla vita.
Il simbolo dell’Egitto
Vista da un’altra prospettiva, la croce egizia potrebbe anche rappresentare l’Egitto stesso.
La parte superiore, il cerchio, rappresenterebbe il delta del Nilo, la linea verticale sarebbe il Nilo stesso, mentre le due braccia orizzontali rappresenterebbero i due deserti con cui l’Egitto confina, quello libico a ovest e quello arabico a est.
Altre interpretazioni della croce egizia
C’è chi afferma che la croce egiziana non sarebbe altro che una rappresentazione dei nodi dei tipici sandali egizi. Questa teoria va interpretata in senso metaforico.
Secondo gli antichi egizi la vita è un cammino ed è vista come un sentiero da percorrere.
Un’altra teoria interessante è che la croce ansata rappresenti l’unione tra cielo e terra, ovvero l’unione tra mondo divino e mondo terreno. Il cerchio sarebbe la rappresentazione del sole o del cielo e le linee sarebbero la rappresentazione del monto terreno.
Conclusioni
Esistono quindi diverse interpretazioni che si possono dare alla croce egizia ma di fondo essa rimane il simbolo della vita, significato che accomuna le varie teorie.
L’ankh, proprio perché simbolo di vita, era spesso rappresentato nei geroglifici e nei bassorilievi egizi in mano ai sacerdoti che lo porgono al faraone o ai defunti per concedere loro l’immortalità. Anche molte divinità sono spesso rappresentate mentre rivolgono l’ankh verso il faraone per trasmettergli il soffio della vita e quindi donargli la loro approvazione e con essa l’immortalità.
In qualche modo quindi la croce egizia rappresenta la continuità della vita anche dopo la morte del corpo fisico, sostituito dopo il trapasso da un corpo luminoso.
La croce egizia viene spesso rappresentata in mano o sul grembo delle divinità per indicare la loro natura ultraterrena e la loro vita eterna.
Esiste anche qualche rara rappresentazione della croce egizia dotata di braccia umane che sorreggono il disco solare o uno stendardo sacro.
Nella cultura popolare la croce egizia veniva usata come amuleto portafortuna che attirava salute e benessere. Spesso esso veniva sepolto insieme ai defunti.
Sono stati rinvenuti anche diversi specchi a forma di croce egizia.
Tatuaggi croce egizia
Essendo simbolo di vita, tatuarsi una croce egizia avrebbe lo stesso significato ma, come abbiamo visto per il simbolo dello scarabeo egizio, ci sono anche altre interpretazioni.
In genere chi si tatua una croce egizia lo fa interpretando questo simbolo o come simbolo portafortuna capace di attirare benessere o come rappresentazione del ciclo vitale.
Esistono delle varianti della croce egizia unita al simbolo dell’infinito proprio a indicare l’eterno ripetersi del ciclo vitale.
Ciondoli a forma di croce egizia
I ciondoli a forma di chiave della vita sono invece visti come ciondoli portafortuna e regalarne o indossarne uno dovrebbe attirare salute e prosperità. Molto più raramente un ciondolo raffigurante una croce egizia viene visto secondo il suo originario significato raffigurazione del ciclo vitale o dell’ unione dei principi maschile e femminile.
Croce egizia insieme a Occhio di Horus
Esistono poi rappresentazioni della croce egizia insieme all’Occhio di Ra, o Occhio di Horus. Quest’ultimo rappresenta il sole e quindi sposa la teoria secondo la quale la parte superiore delle croce egizia rappresenterebbe il sole.
In quest’ottica ne risulta ulteriormente rafforzata la capacità del ciondolo o del tatuaggio di attirare abbondanza al suo portatore.