Il 94% di tutte le forme di vita sulla terra sono acquatiche. Dopotutto più del 70% della superficie del nostro pianeta è ricoperta d’acqua.
Gli oceani della terra sono:
- l’Oceano Pacifico;
- l’Oceano Atlantico;
- l’Oceano Indiano;
- l’Oceano Artico.
Negli oceani c’è abbastanza acqua da riempire una vasca lunga 1.100 chilometri. Di tutto questo immenso bacino di acqua ne abbiamo esplorato solo il 5%, vale a dire che il restante 95% è ancora sconosciuto con i suoi segreti e i suoi misteri.
Una delle domande più pressanti che l’umanità si è posta per secoli è: quanto è davvero profondo l’oceano?
Zona epipelagica
La zona più superficiale inizia a 4,4 metri, pari alla profondità standard delle piscine olimpioniche. Considera che una piattaforma per le gare di tuffi è posizionata a 10 metri d’altezza.
Le rovine sommerse della città indiana di Mahabalipuram, detta la città delle sette pagode si trovano a 8 metri di profondità, questo almeno è ciò che ritengono gli scienziati.
Primo martini
Alla profondità di 10 metri per i sub è il momento del “primo martini”, il nitrogeno compresso presente nelle loro bombole infatti provoca un effetto simile a bere un cocktail e se ne risente sempre di più per ogni 10 metri di immersione.
A 20 metri di profondità si trovano le prime barriere coralline, naturalmente se ci si trova in zone tropicali.
Secondo martini
Ed eccoci al “secondo martini” avvertirai una lieve euforia.
A 30 metri sotto la superficie dei mari polari e temperati ci sono foreste di alghe laminarie, uno degli ecosistemi più dinamici e biologicamente ricchi sulla terra.
Terzo martini
E siamo al “terzo martini” da mandar giù. I riflessi cominceranno a rallentare ma al tempo stesso ti sentirai super sicuro di te.
35 metri è la profondità del bacino in cui cadono le cascate del Niagara e si tratta dei quasi due terzi dell’altezza delle cascate stesse.
40 metri è la profondità massima consentita alle immersioni per i sub dilettanti.
Sesto martini
Siamo a 60 metri ed è il momento del tuo sesto martini che ora può causare anche strane allucinazioni a questa profondità ruotano le orche i grandi cetacei carnivori e anche la profondità in cui operavano i sottomarini durante la Seconda Guerra Mondiale, a dire il vero un po’ più di 60 metri. 60 metri è inoltre la profondità della piscina più profonda del mondo: la Deep Dive di Dubai.
A 65 metri l’italiano Vittorio Innocente stabilì il record per il giro in bicicletta subacquea più profondo di sempre nel 2008.
Scendendo a quota 70 metri sotto la superficie oceanica incontrerai lo squalo balena, il pesce più grande esistente al mondo.
Settimo martini
Il settimo martini comporterà attacchi di terrore oppure, al contrario, sonnolenza.
Alla profondità di 93 metri troverai il relitto del Lusitania affondato nel 1915 a 18 chilometri dalle coste irlandesi da un sommergibile u-boot tedesco. la nave affondò in appena 18 minuti fino a toccare il fondale portando con sé le vite di 1.198 tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Tra l’altro se il Lusitania non si fosse adagiato sul fondale uscirebbe in gran parte fuori dall’acqua la nave era infatti lunga 240 metri.
A 100 metri la profondità potrebbe essere fatale per i sub più incauti e inesperti. Il motivo è la sindrome da decompressione. Accade se un sub inizia la risalita verso la superficie troppo rapidamente. In questo caso la pressione dell’acqua varia troppo bruscamente e di conseguenza il sangue i tessuti non fanno in tempo a ripulirsi dal nitrogeno contenuto nelle bombole. Questo comporta la comparsa di emboli che causano danni ai vasi sanguigni e bloccano il flusso del sangue. Inoltre i sub possono avvertire forti dolori articolari, un sintomo molto comune di decompressione, e dolori talmente forti da farli piegare in due. Malgrado tutti questi pericoli Herbert Nitsch riuscì ad immergersi fino a 213 metri di profondità. La cosa più straordinaria sulla sua impresa è che fu compiuta in assetto libero. Herbert discese fino a quella quota in apnea senza bombole ad ossigeno.
Alla profondità di 100 metri vive un altro abitante delle acque oceaniche molto peculiare: il polpo gigante del Pacifico. Questa creatura ricorda il camaleonte per la sua abilità a mimetizzarsi con le rocce e i coralli. Infatti gli esemplari di questa specie che può raggiungere i 6 metri di lunghezza hanno ispirato storie paurose di mostri del mare che afferravano i marinai e li trascinavano negli abissi.
Se ti capitasse di catturare un polpo ti divertirai a scoprire che si difenderà a sparandoti acqua addosso.
Alla profondità di 108 metri si trova il relitto del Kursk, il sottomarino nucleare russo affondato nel 2000 in seguito ad un terribile incidente avvenuto nel corso di un’esercitazione.
A quota meno 130 metri torniamo nel guinness dei primati per il record del matrimonio celebrato più in profondità. È successo in Thailandia, l’istruttore Hiroyuki Yoshida e Sandra Smith convolarono a nozze il 30 settembre del 2013.
A 170 metri sotto la superficie del mare si trova il luogo in cui riposa il Carpathia. Questa nave diventò famosa per la sua partecipazione al salvataggio dei naufraghi del Titanic, purtroppo un cacciatorpediniere affondò nel 1918 questa nave così eroica.
Zona mesopelagica
A 200 metri di profondità inizia la zona mesopelagica, cioè della penombra. Qui vive la regaleco o aringa reale. Queste creature possono raggiungere più di 10 metri di lunghezza e un peso di 272 kg. Se si guardano i filamenti rossi che spuntano dalle pinne dorsali di questo pesce a forma di serpente e i suoi occhi protuberanti si comprende meglio il concetto di mostro marino.
Scendiamo ora a 300 metri, profondità alla quale vive il granchio gigante del Giappone che può crescere fino ad una lunghezza di oltre tre metri e mezzo e pesare anche 20 kg. Può inoltre raggiungere i 4 metri di ampiezza da una zampa all’altra. Il suo corpo invece solitamente non supera i 45 cm di larghezza.
A 330 metri di discesa si raggiunge la profondità limite per le immersioni scuba. Ahmed Gabr, di origini egiziane, stabilì questo record nel 2014.
Bisogna scendere a 406 metri per raggiungere la stessa profondità del Lago Superiore. Questo lago, situato tra Canada e Stati Uniti, è il più grande lago di acqua dolce del mondo come superficie.
Arrivati a 443 metri sarà raggiunta la sommità dell’Empire State Building nell’ipotesi che qualcuno si fosse preso il disturbo di capovolgerlo e immergerlo sotto il mare.
500 metri di profondità è il limite raggiungibile in immersione dalla balenottera azzurra. Si tratta dell’animale più grande e più rumoroso del pianeta. Se riesci a immaginare un animale alto quanto un edificio di dieci piani sappi che corrisponderebbe l’altezza di una balenottera azzurra messa in verticale. La più lunga balenottera azzurra mai catalogata raggiungeva i 33 metri di lunghezza. La lingua di questa creatura pesa quanto un elefante e il suo cuore pesa quanto un automobile. Per quanto riguarda il rumore immagina solo che il motore di un jet produce 140 decibel mentre il richiamo della balenottera azzurra raggiunge i 188 decibel. I loro vagiti, lamenti e impulsi vengono percepiti dalle altre balene fino a distanze di 1.770 chilometri.
535 metri è la profondità massima raggiungibile in immersione dal pinguino imperatore. A questa profondità la pressione dell’acqua avvertita dal pinguino o da un essere umano equivale all’intero peso di un orso polare.
Il canale sofar (o canale sonoro profondo) inizia alla profondità di 600 metri. Si tratta di uno strato di acqua utilizzato da balene e sottomarini per trasmettere impulsi sonori a lunga distanza.
610 metri sotto la superficie è la profondità massima raggiungibile da un sub con ads (scafandro per immersione a pressione atmosferica).
Alla profondità di 700 metri vive l’anguilla europea. Purtroppo è una specie in serio pericolo di estinzione e vive solo nei mari temperati europei. Questa anguilla può raggiungere il metro e mezzo di lunghezza.
A 830 metri di profondità si troverebbe completamente sommerso il Burj Khalifa di Dubai, l’edificio più alto al mondo.
Il calamaro gigante vive a partire dai 900 metri sotto la superficie dell’acqua. I suoi occhi, larghi fino a 30 centimetri, quanto un frisbee, sono pieni di acqua che fuoriesce poi alla morte dell’animale. Le femmine sono tre metri più lunghe dei maschi. La lunghezza media di questa creatura è di circa 12 metri. Le ventose del calamaro gigante sono circondate da morse dentellate. Se attaccato da un capodoglio, il suo principale nemico in natura, il calamaro può difendersi con le sue ventose e lasciare enormi cicatrici circolari sul corpo della balena. Eppure dai 4,5 ai 10 milioni di calamari ogni anno finiscono preda dei capodogli.
Zona Batipelagica
A partire da questo punto la luce del sole non penetra più quindi d’ora in poi sarai avvolto nella più assoluta oscurità. Inoltre la pressione dell’acqua che avvertiresti una volta arrivato fin qui equivarrebbe a quella che troveresti sulla superficie del pianeta Venere, resteresti schiacciato quasi subito.
Alla profondità di 1.100 metri si trova il vulcano West Mata nell’Oceano Pacifico è il vulcano più profondo mai trovato dagli scienziati.
1200 metri di profondità segna il termine del canale sofar grandi. Squali bianchi veloci, feroci e letali oltre che molto longevi (fino a 70 anni) si trovano a loro agio qui, alla profondità di 1.280 metri. Questa stessa profondità e anche quella raggiunta dall’immersione più profonda da parte di un rettile. Si tratta della tartaruga liuto, la più grande specie di tartaruga vivente. Sono famose per via dell’assenza di un guscio solido.
1500 metri è la profondità raggiunta dalle cosiddette reti a strascico, un metodo di pesca industriale nel quale enormi reti pesantemente zavorrate vengono trascinate lungo i fondali per catturare tutto ciò che non riesca a spostarsi in tempo dal suo percorso.
1640 metri e anche la profondità massima del lago Bajkal in Russia, il più grande lago d’acqua dolce al mondo per volume.
Scendendo ancora più giù, fino a 1800 metri saremo a una profondità pari al dislivello del Grand Canyon se fosse situato sott’acqua.
A 2000 metri di profondità potresti imbatterti nel drago di mare nero e non
sarebbe un incontro tanto piacevole. Fortunatamente grazie ad alcune caratteristiche di questa creatura non saresti in grado di vederlo a meno di usare una torcia elettrica ma sarà molto meglio non farlo.
2.250 metri è la profondità massima a cui possono immergersi i capodogli. Queste grandi balene, le più grandi tra i cetacei dotati di denti, sono lunghe anche fino a 18 metri.
Dalla profondità di 3000 m potrai ammirare le barriere coralline abissali. Si trovano in tutti gli oceani.
La profondità di 3.170 metri è la massima raggiungibile dalle trivelle petrolifere in alto mare.
3.680 metri è la profondità media di tutti gli oceani del mondo.
3800 metri d’acqua sotto la superficie ed ecco a te il relitto del Titanic, la grande nave passeggeri che in seguito ad una collisione con un iceberg affondò nell’Atlantico nel 1912.
appena un po’ più sotto, a 3.900 metri, si trovano le scatole nere del volo Air France 447. Questo aereo, un airbus 330, precipitò nell’atlantico nel 2009.
Gli abissi
Alla profondità di 4 mila metri termina la zona batipelagica e da qui in poi si estendono gli abissi. La prima e più terrificante caratteristica di questa zona è la pressione dell’acqua, uno scioccante peso di 770 chilogrammi per centimetro quadro. È possibile che ci siano creature viventi in tali condizioni. Numerose creature strane come incubi vivono a queste profondità tra cui i pesci vipera, i pesci lofiformi e i pesce orco.
Le acque alla profondità di 4.600 metri sono colme di rifiuti provenienti dalle zone sovrastanti. Plastica e reti da pesca sono gli inquinanti più comuni negli oceani.
Più giù, a 4900 metri, si trovano le sorgenti idrotermali che emettono acqua bollente, vengono anche chiamate camini idrotermali.
5760 metri è la profondità in cui si trova l’ultimo relitto di una nave. La SS Rio Grande affondò nell’Atlantico meridionale nel 1941 e fu scoperta solo nel 1996.
Zona delle fosse oceaniche
Alla profondità di 6 mila metri gli abissi cedono il posto alle fosse oceaniche. La pressione dell’acqua qui è mille e cento volte più forte di quella che avvertiamo in superficie. È la stessa pressione che sentiresti se 50 jumbo jet boeing 747 ti si scagliassero contro.
Se venissi in qualche modo teletrasportato in questo punto senza protezioni esterne finiresti immediatamente schiacciato.
Il robot sottomarino Isis, utilizzato per varie ricerche scientifiche, può scendere fino ai 6.500 metri.
8150 metri è la profondità massima in cui è stato osservato un pesce ancora vivo. Si tratta di un liparide osservato nella Fossa delle Marianne nel 2014.
10.660 metri: è a questa profondità che gli xenofori, organismi unicellulari giganti, grandi fino a 20 cm, si trovano a loro agio.
Nel 2012 James Cameron, regista e produttore di “the abyss” e “Titanic” arriva quasi sul fondo dell’abisso challenger, il punto più profondo sulla terra, con un piccolo batiscafo sperimentale. Cameron e scese fino a 10.895 metri sotto la superficie dell’oceano che descrisse come un luogo incredibilmente desolato e quasi del tutto sterile.
Il punto più profondo mai raggiunto da esseri umani si trova a 10.915 metri di profondità. Accade nel 1960 quando Don Walsh e Jacques Piccard arrivarono a questa incredibile profondità nel loro batiscafo, il “trieste”. Impiegarono 5 ore per scendere fino a quel punto. Purtroppo riuscirono a rimanere immersi solo 20 minuti. Infatti uno dei finestrini iniziò a scheggiarsi e i due uomini decisero di iniziare la risalita.
Spostiamoci ancora un po’ più giù. 11.000 metri sarebbe l’altitudine standard in cui vola un aereo di linea. Hai mai guardato giù dal finestrino di un aereo? Se lo hai fatto ora ti puoi immaginare quanto incredibilmente profondi siano i nostri oceani. Infatti è qui che finalmente, alla profondità di 10995 m, sei giunto a toccare il fondale più profondo e il punto più profondo sulla Terra a noi noto: l’abisso Challenger.
Si trova all’interno della Fossa delle Marianne.
Va detto però che scienziati e ricercatori ritengono che persino questa profondità incredibile non sia ancora il punto più profondo degli oceani. Verrà il tempo in cui l’umanità scoprirà che c’è altro oltre l’abisso Challenger.