È possibile ricordare ogni istante della propria vita? Ecco cos’è l’ipertimesia

La memoria umana non è perfetta. Il cervello distorce i ricordi con il passare del tempo e quello che ci sembra di ricordare delle volte non è nemmeno lontanamente vicino a quello che è successo veramente. Tuttavia c’è chi riesce a ricordare tutto ciò che gli accade, si tratta di coloro (molto pochi in realtà) che soffrono di ipertimesia.

Una memoria d’acciaio: l’ipertimesia

L’ipertimesia è una sindrome che altera la memoria autobiografica, rendendola incredibilmente potente.
Gli individui affetti da ipertimesia (ne esistono 21 casi accertati al mondo) possono ricordare praticamente tutti gli eventi vissuti nella loro vita.

L’individuo ipertimesico passa moltissimo tempo a ricordare eventi specifici del proprio passato, spesso in modo involontario.
Contrariamente a quanto emerge nel “senso comune”, non si tratta di una condizione favorevole all’individuo, che risulta affaticato nelle sue capacità cognitive. I ricordi sono descritti come estenuanti e incontrollabili. Spesso gli individui ipertimesici sono affetti anche da disturbo ossessivo-compulsivo.

I ricordi delle persone ipertimesiche sono autobiografici e dunque risentono delle distorsioni sistematiche che affliggono la memoria degli individui normali: anch’essi sono ad esempio soggetti a falsi ricordi.

Anche se la sindrome è stata classificata solo di recente esistono da tempo racconti che testimoniano questa condizione. Un esempio è un racconto di Jorge Luis Borges, “Funes, o della memoria”, contenuto nella raccolta Finzioni, risalente al 1944.