Esistono però diversi modi con cui una persona si relaziona agli altri. Si tratta di stili comunicativi, modi di porsi che nel corso degli anni sono stati sottoposti a innumerevoli studi.
Come spesso mi piace specificare, non è mai tutto bianco o tutto nero, quindi i vari profili che elencherò e descriverò qui di seguito sono quelli che stanno alla base del comportamento umano.
Immaginateli come i colori primari (rosso, giallo e blu) che mischiandosi creano infinite sfumature.
I modelli fondamentali del comportamento umano
Sono definiti anche come stili comunicativi proprio perché vengono fuori nel momento in cui si comunica, ci si relaziona con gli altri.
I vari modelli comportamentali sono stati ridotti a tre essenziali: assertivo, aggressivo e passivo.
È difficile trovare una persona che sia completamente assertiva o completamente passiva. Con molta probabilità ogni persona che conosciamo ha caratteristiche ibride, ovvero ha qualche comportamento aggressivo, qualcuno passivo etc. In base agli atteggiamenti che prevalgono nella persona quest’ultima ricadrà in un profilo diverso.
Esistono anche altri profili, ad esempio passivo-aggressivo, passivo-manipolativo, etc, riconducibili tuttavia ai tre modelli fondamentali.
Passiamo ora ad analizzare le tipologie che vi ho elencato sopra.
Il tipo passivo
Per tipo passivo non si intende certo una persona senza personalità. Si tratta sicuramente di una persona con bassa autostima che lo porta ad avere determinati atteggiamenti che gli fanno subire le decisioni e le personalità altrui.
Per meglio capire di cosa vi sto parlando elencherò le caratteristiche fondamentali di questi individui:
- Incapacità di esprimere la propria opinione;
- Non saper prendere decisioni;
- Sentirsi inferiori agli altri;
- Subire gli altri;
- Paura del giudizio degli altri;
- Cercare sempre l’approvazione degli altri;
- Incapacità di dire no;
- Rifiutare favori.
Questi sono solo alcuni dei comportamenti tipici passivi, ma sono anche quelli più caratterizzanti. Spesso chi è passivo prova sentimenti di frustrazione accentuati dal suo modo di porsi di fronte alle situazioni che vive durante la giornata. Si tratta di un circolo vizioso che potrebbe portare all’autodistruzione dell’individuo.
Questo tipo di persona accumula sentimenti negativi quali frustrazione e risentimento e poi si trasformano in rabbia che poi esplode in manifestazioni violente. Urla e insulti quando va bene altrimenti violenza fisica.
Il meccanismo è quello della pentola a pressione. Accumulare fino a quando on se ne può più per poi esplodere.
Questo tipo di sfogo malsano, tuttavia, genererà sensi di colpa che riporteranno la persona del suo vestito passivo. Ricomincerà quindi il ciclo di accumulo-esplosione.
La persona passiva è una persona che crea un’immagine negativa di sé e si reputa incapace a prendere decisioni e pone sempre gli altri e le loro esigenze davanti a lui. Spesso sceglie come amici persone che compensino le sue caratteristiche, quindi tendenzialmente aggressivi.
Il tipo aggressivo
Quando si parla di tipo aggressivo non si intende una persona che usa le urla e le mani per prevaricare sugli altri ma una persona che pone se stessa davanti agli altri. Una persona che non si cura degli stati d’animo altrui, che ritiene le loro opinione sbagliata a priori, questa è una persona aggressiva.
Chi fa parte di questa tipologia tende a prevaricare gli altri e a imporre le proprie decisioni con arroganza e prepotenza. Dato che di solito ottiene ciò che vuole, l’aggressivo spesso non vede neppure il problema nel suo relazionarsi agli altri.
Ecco alcune caratteristiche tipiche:
- Prevaricare sui diritti altrui;
- Pensare di essere sempre nel giusto;
- Sopravvalutare le proprie capacità;
- Non accettare le opinioni altrui;
- Non cambiare mai opinione, anche di fronte all’evidenza che sia sbagliata;
- Colpevolizzare gli altri;
- Pretendere che gli altri seguano il suo volere;
- Attribuire i propri errori agli altri.
- Sentirsi capace di giudicare gli altri ritenendosi superiore.
A chi è aggressivo piace circondarsi di persone passive e tende a litigare con chi è simile a lui. Inoltre tende a universalizzare i propri gusti e le proprie opinioni.
Ciò che a lui piace è buono, ed è buono per tutti, ciò che a lui non piace fa schifo, e deve fare schifo a tutti.
Il tipo assertivo
Mi piace definire il tipo assertivo come una persona trasparente. È in gradi di relazionarsi con gli altri in maniera equilibrata non prevaricando su chi è passivo e senza cogliere la sfida di chi è aggressivo. Rispetta gli altri e le loro opinioni senza però esserne prevaricato ma cogliendo anche i propri limiti.
Ecco alcune caratteristiche che lo contraddistinguono.
- Rispetta gli altri e le loro opinioni;
- Rispetta i diritti delle persone che ha intorno;
- Non subisce i comportamenti aggressivi degli altri;
- Cambia opinione qualora sia opportuno;
- Non pretende che gli altri eseguano i suoi ordini;
- Non giudica gli altri;
- Non è possessivo nei confronti delle cose e delle persone;
- Mantiene la calma anche durante le discussioni più accese.
Oltre a questi aspetti del carattere chi è assertivo capisce che è limitante attaccarsi al voler avere sempre ragione e che alcuni contrasti sono inutili e sono solo una perdita di tempo. Tuttavia capisce anche che non si possono subire angherie immotivate da chi cerca di prevaricare su di loro.
Chi è assertivo quindi è in grado di relazionarsi in maniera soddisfacente con gli altri ma tenderà a frequentare persone positive non escludendo tuttavia nessuno a priori.
In conclusione
È difficile incontrare una persona che sia o completamente assertiva o completamente aggressiva, in genere ognuno di noi adotta comportamenti di uno o di un altro profilo in base alla situazione. Certo è auspicabile adottare comportamenti assertivi i quali sono in grado non solo di farci relazionare con gli altri e vivere una vita sociale appagante ma anche fanno si che viviamo il nostro mondo interiore in maniera ottimale ed equilibrata.