Giovanni Senza Terra, conosciuto anche come Giovanni d’Inghilterra, è una delle figure più controverse della storia medievale. Il suo regno, compreso tra il 1199 e il 1216, fu segnato da eventi tumultuosi che contribuirono a farlo ricordare come uno dei sovrani più crudele e incapaci d’Europa. Ma chi era veramente Giovanni, e perché la sua memoria è così macchiata da accuse di tradimenti, fallimenti e oppressioni? Esploriamo nel dettaglio le sue origini, i suoi atti più controversi e l’impatto che ha avuto sulla storia inglese.
Le Origini di Giovanni Senza Terra
Giovanni nacque il 24 dicembre 1166 (secondo alcune fonti il 1167) nel cuore di una delle famiglie più potenti dell’Europa medievale. Era il figlio minore di Enrico II d’Inghilterra, un re che aveva costruito un impero esteso dall’Inghilterra fino alla Normandia e all’Aquitania, e di Eleonora d’Aquitania, una delle donne più influenti della sua epoca. Giovanni era il più giovane di otto figli, molti dei quali ebbero ruoli cruciali nella politica europea del tempo.
Essendo il figlio minore, Giovanni inizialmente non ricevette terre né titoli, da cui il soprannome “Senza Terra”. Tuttavia, il destino gli offrì opportunità insperate: la morte dei fratelli maggiori e le dispute dinastiche gli permisero di ascendere al trono. Ma questa scalata al potere fu tutto fuorché gloriosa. Fin da giovane Giovanni dimostrò un carattere ambizioso, spregiudicato e disposto a tutto per ottenere ciò che desiderava.
Il Tradimento della Famiglia
Uno degli aspetti più oscuri della vita di Giovanni fu il suo rapporto tormentato con i membri della sua famiglia. Nel 1189, mentre suo fratello maggiore Riccardo Cuor di Leone era impegnato nella Terza Crociata, Giovanni complottò contro di lui, tentando di usurpare il trono. Questa azione, considerata un tradimento imperdonabile, gli fece guadagnare la sfiducia dei nobili inglesi e lo stigma di opportunista senza scrupoli.
Quando Riccardo venne catturato in Germania durante il suo ritorno dalla Crociata, Giovanni cercò di sfruttare la situazione per consolidare il suo potere, ignorando gli obblighi di lealtà fraterna. Nonostante tutto, alla liberazione di Riccardo, Giovanni fu perdonato, ma la sua reputazione rimase irrimediabilmente compromessa. Questo episodio segnò l’inizio di una carriera politica basata su tradimenti, manipolazioni e calcoli spietati.
L’Ascesa al Trono
Giovanni divenne re d’Inghilterra nel 1199, alla morte di Riccardo Cuor di Leone, ma la sua ascesa non fu accolta con entusiasmo. Mentre Giovanni era il fratello più vicino in linea di successione, molti sostenevano che il trono dovesse andare al giovane nipote, Arturo di Bretagna, figlio del fratello maggiore Goffredo. Questa disputa dinastica innescò una serie di conflitti che culminarono in uno degli episodi più infamanti della vita di Giovanni.
Nel 1202, Arturo fu catturato e imprigionato da Giovanni. Secondo diverse fonti, tra cui cronache medievali, Giovanni avrebbe ordinato l’assassinio del nipote per eliminare un potenziale rivale. Sebbene non esistano prove definitive, questo atto gli guadagnò l’odio di molti sudditi e rafforzò la sua fama di sovrano spietato e privo di morale.
La Perdita dei Territori Francesi
Uno dei più grandi fallimenti di Giovanni fu la perdita di gran parte dei possedimenti inglesi in Francia. Al momento della sua ascesa, l’Inghilterra controllava vasti territori continentali, tra cui la Normandia, l’Angiò e l’Aquitania. Tuttavia, la cattiva gestione politica e militare di Giovanni portò a una progressiva erosione di questo impero.
Il momento decisivo fu nel 1204, quando il re di Francia Filippo II Augusto conquistò la Normandia, un colpo devastante per il prestigio della corona inglese. Giovanni non fu in grado di riconquistare i territori perduti, nonostante le tasse oppressive che impose per finanziare le sue campagne militari. La sconfitta definitiva arrivò nel 1214, con la battaglia di Bouvines, che consolidò la supremazia francese e isolò ulteriormente Giovanni sul piano politico.
Un Regime di Oppressione Fiscale
Per mantenere il controllo e finanziare le sue guerre, Giovanni impose un sistema fiscale considerato tra i più oppressivi della storia inglese. Le sue richieste di denaro colpirono duramente sia la nobiltà che il clero, portando a una crescente insoddisfazione tra i baroni. Tra i metodi più controversi vi erano la confisca di terre, l’imprigionamento dei debitori e l’estorsione diretta.
I suoi metodi brutali alienarono molti alleati, mentre la popolazione soffriva sotto il peso delle tasse. Questo clima di oppressione contribuì allo scoppio di una rivolta baronale che culminò nella firma della Magna Carta nel 1215, un documento che limitava i poteri del re e garantiva diritti fondamentali ai nobili. Tuttavia, Giovanni cercò subito di annullare l’accordo, scatenando la Prima Guerra dei Baroni, che segnò gli ultimi anni del suo regno.
Conflitto con la Chiesa
Un altro aspetto controverso del regno di Giovanni fu il suo conflitto con la Chiesa cattolica. La disputa iniziò nel 1205, quando Giovanni rifiutò di accettare la nomina di Stephen Langton come arcivescovo di Canterbury, decisa dal papa Innocenzo III. Questo scontro portò alla scomunica di Giovanni nel 1209 e alla dichiarazione di interdetto sull’Inghilterra, che sospese i sacramenti religiosi per diversi anni.
Questa situazione fu percepita come un’umiliazione per il re e contribuì ulteriormente al malcontento tra i suoi sudditi. Nel 1213, Giovanni si sottomise al papa, accettando di pagare un tributo annuale alla Chiesa, un atto visto come un’ammissione di debolezza. Questo episodio accentuò la percezione di Giovanni come un sovrano incapace di difendere gli interessi del regno.
Giovanni nella Cultura Popolare
La figura di Giovanni è stata ampiamente demonizzata nella cultura popolare, soprattutto nelle storie di Robin Hood, dove è descritto come un tiranno avido e debole. Sebbene queste rappresentazioni siano in parte frutto di esagerazioni, riflettono il disprezzo che molte generazioni hanno provato nei suoi confronti.
Nel corso dei secoli, Giovanni è diventato un simbolo di cattiva leadership, un esempio di come l’avidità e la mancanza di scrupoli possano distruggere un regno.
L’Eredità di Giovanni Senza Terra
Nonostante il suo regno fallimentare, Giovanni lasciò un’eredità significativa. La Magna Carta, firmata sotto coercizione, rappresentò un punto di svolta nella storia del diritto occidentale, ponendo le basi per lo sviluppo delle libertà civili e della democrazia parlamentare. Paradossalmente, le sue azioni tiranniche contribuirono a un cambiamento positivo, dimostrando come la resistenza al potere arbitrario possa portare a progressi duraturi.