Dove sono finiti 300 anni della nostra storia?

I sostenitori della teoria del complotto credono che il genere umano venga spesso manipolato. Pensano che le sue credenze a volte radichino in menzogne perpetrate dai governi o da società segrete di cui non conosciamo l’esistenza.

Altri considerano queste teorie della cospirazione come una forma di anti-sistema o addirittura di ribellione.
Tuttavia non si può negare che la cultura della cospirazione è una parte reale e consistente della società umana e che esiste da tempi immemorabili. Un esempio molto noto è la teoria secondo la quale lo sbarco sulla Luna non sarebbe mai avvenuto. Ma ci sono altre teorie degne di nota.

Mancano 300 anni dalla storia

L’ipotesi del tempo fantasma è una teoria cospirativa che si concentra su quella che comunemente viene definita storia alternativa dell’umanità.


Sono molti i teorici che affermano che vari momenti del nostro passato si svolsero in modo differente da quello che ci hanno voluto far credere e addirittura che esista un lasso di tempo di ben 297 anni che in realtà non è mai esistito.


Iniziamo con un po’ di storia: si crede che il calendario più antico del mondo risalga l’anno 10.000 a.C.
Si tratta di un calendario rudimentale che i cacciatori in territorio scozzese utilizzavano per determinare il cambio di stagione e le fasi lunari.
Nel corso del tempo varie civilizzazioni adottarono un proprio calendario. Per esempio quello babilonese faceva cominciare una nuovo mese in corrispondenza del momento in cui la luna crescente appariva per la prima volta sotto l’orizzonte a occidente.


Il calendario maya disponeva di due linee temporali che si svolgevano simultaneamente: lo Tzolkin, quello sacro, di 13 mesi da venti giorni ciascuno e l’Haab, quello civile, di 365 giorni. Ogni 52 anni poi
si verificava un nuovo inizio, quindi si trattava di un calendario ciclico.


Il fiorire dell’impero romano fece adottare in seguito il calendario Giuliano, introdotto la Giulio Cesare, successore del calendario romano e antecessore del calendario gregoriano, introdotto da papa Gregorio XII nel 1582.

Lo studio di Illig

Nel 1991 lo storico tedesco Heribert Illig pubblicò per la prima volta uno studio dove affermava che nella linea temporale reale esiste un’eccedenza di 297 anni ossia che non viviamo nell’anno 2016 ma nel 1719. Detto così può sembrarti assurdo ed effettivamente avere questa reazione ad apprendere queste nozioni è del tutto normale.
La spiegazione però potrebbe apparire del tutto plausibile. Secondo Illig gli anni che mancano potrebbero essere frutto di un semplice incidente, una cattiva interpretazione di documenti o una deliberata manipolazione.

Secondo Heribert, il tempo mancante potrebbe essere dovuto ai cambi di calendario effettuati nel corso della storia che provocarono un errore di calcolo.
Certo è un po’ difficile pensare che un errore di calcolo possa provocare un’eccedenza di 297 anni. Se fossero mesi sarebbe comprensibile a tutti.

Questi anni allora dove sarebbero andati a finire?

Hans-Ulrich Niemitz, collega di Heribert, affermò in seguito che esistono numerose prove che dimostrano che dall’anno 614 al 917 dopo Cristo non sarebbe successo nulla. Durante questo periodo l’impero bizantino fu soggetto a una riforma massiva del governo. Tuttavia non esistono fonti storiche che possono provare ciò.

Per dare più forza la sua teoria, Niemitz cita anche la mancanza di fonti storiche che testino l’ampia estensione della religione islamica in Persia e in Europa e l’inattività del popolo ebraico in un periodo di grande agitazione come quello.

Mettendo insieme i vari punti Niemitz afferma che le testimonianze di questi 297 anni sono assenti in moltissime culture di civilizzazioni. Ma allora dove sono finiti quei quasi trecento anni? E perché la storia sarebbe stata manipolata?

La risposta a questa domanda sembra radicare in Ottone III di Sassonia e nel suo desiderio di assicurarsi che il suo regno si svolgesse nell’anno 1000. Per acquisire credibilità doveva dimostrare di capire il millenarismo cristiano così manipolò gli anni, inventò la figura di Carlo Magno che visse, in teoria, dall’anno 742 all’anno 814 dopo Cristo.

Carlo Magno: Re dei Franchi, Re dei Longobardi, Imperatore del Sacro Romano Impero.


Il famoso teologo Peter Schreiner enunciò altresì l’ipotesi che l’imperatore Costantino VII volesse riscrivere la storia bizantina e che avesse obbligato i trascrittori a distruggere tutti i documenti originali.

Conclusioni

Purtroppo però questa teoria non è facile da credere, anche perché lascia ampio spazio a molte domande e ci fa mettere in dubbio gran parte del nostro passato storico.

Se davvero quei 297 anni fossero un’invenzione molte figure storiche verrebbero cancellate non solo Carlo Magno.
Per esempio la dinastia Tang, che in teoria regna in Cina dal 618 al 907 dopo Cristo si troverebbe anch’essa nella linea temporale fantasma.
Ma allora perché esiste questa teoria della cospirazione?
Perché se davvero esistono prove per dimostrare tutto ciò non è mai venuto alla luce niente?
Potreste immaginare di scoprire che l’anno 2016 è unicamente un’illusione e che il vero anno in cui viviamo ora è il 1719 ?

Cercando di approcciarci a questo argomento nel modo più neutrale possibile possiamo affermare che quasi 300 anni della nostra storia siano semplicemente un’invenzione è superare il limite della credibilità.
Se questa teoria fosse corretta dovremmo mettere in dubbio la storia dell’intera umanità e le conseguenze che la stessa ha significato in tutti questi secoli.
Ciò non toglie però che esistono persone che hanno dedicato molto tempo allo studio della teoria e che fanno di tutto per difenderla.