Curiosità sul deep web e sul dark web

Il web nel quale navighiamo ogni giorno, cioè quello visibile, rappresenta solo una minima percentuale dei contenuti reali della rete. Si stima che solo il 4 per cento di internet sia normalmente accessibile da qualsiasi browser.

Sotto la superficie c’è tanto altro, ovvero il cosiddetto deep web, un territorio virtuale ancora poco esplorato e spesso sotto accusa per la sua apparente inaccessibilità. Questa sua caratteristica infatti ne fa anche un luogo in cui crimini e commerci illegali possono svolgersi senza alcun controllo.


Ma che cos’è davvero il deep web? Come vi si accede e soprattutto cosa succede nelle sue stanze segrete?


Che cos’è il deep web?


In parole semplici il deep web è quella parte di internet inaccessibile ai comuni strumenti che usiamo normalmente per navigare e che non è o non può essere indicizzata dai motori di ricerca come Google.

Per spiegare meglio questo concetto è utile la metafora dell’iceberg. In questa metafora l’ceberg rappresenta l’intera mole dei dati contenuti nel World Wide Web.

Al di sopra del livello del mare c’è la parte più piccola, quella visibile, ossia il web accessibile a tutti.

Al di sotto della superficie del mare c’è la maggior parte dell’iceberg, cioè il deep web.

Infine ci sono le profondità marine nelle quali si agita il mistero di internet dove solo in pochi riescono a immergersi. Quello è il dark web.

Che cos’è il dark web?

Il dark web è la parte oscura di internet, quella più difficile da raggiungere che spesso ospita contenuti illegali.

In cosa il deep web è diverso dal web che conosciamo?

Tutti gli esperti dividono il web in diversi livelli:

  • Web comune;
  • Surface web;
  • Bergie web;
  • Deep web;
  • Dark web;
  • Charter web;
  • Marianas web.

Web comune

Il web comune è quello normalmente accessibile utilizzando i comuni browser. È il luogo virtuale in cui si trovano i social quali Facebook, Twitter, Instagram, i blog e i siti cui abitualmente possiamo accedere tramite una semplice ricerca web.

Surface web

Il surface web è dove operano i server informatici e siti come Reddit.

Deep web

Il deep web è quella parte di internet non raggiungibile utilizzando i normali motori di ricerca.

Qui si possono trovare siti non ancora indicizzati, database medici, siti privati aziendali, documenti legali, database governativi, documentazioni scientifiche, etc.

In questa parte del web ci si imbatte quasi ogni giorno. Infatti in essa si trovano blog e siti ancora non indicizzati, siti privati accessibili solo tramite password, etc.

Bergie web

Il bergie web è ultimo livello accessibile senza particolari strumenti e conoscenze. Ospita risultati nascosti di Google e siti di video e immagini senza censure.

Dark web

Il dark web è invece una parte di internet non raggiungibile tramite i normali browser. Per accedervi sono necessari software particolari come TOR.

Spesso nel linguaggio comune è indicato erroneamente come deep web ma esso ne è solo una piccola parte ed è sostanzialmente diverso.

Charter web

Il charter web ospita forum in cui scrivono e comunicano tra di loro hacker, trafficanti di droga e di armi, estremisti religiosi e politici, pornografi, etc.

È il mercato nero del mondo virtuale.

Marianas web

Il contenuto del marianas web è in gran parte sconosciuto e fonte
di leggende metropolitane.

Come si accede al deep web?

Come già specificato alla maggior parte del deep web si può accedere utilizzando normali browser. Diverso è il discorso riguardante la sua parte più profonda: il dark web.

Come si accede al dark web?

Per accedere al dark web è necessario usare un browser dedicato come Tor (The Onion Router) creato a suo tempo per permettere la navigazione nei paesi dove internet è soggetto alla censura.

Tor garantisce l’anonimato attraverso il continuo re-routing su nodi. Ogni pc connesso a Tor è un nodo come in una rete p2p e utilizzando questi nodi ci si può muovere nel dark web senza passare per i server tradizionali.

Ecco perché difficilissimo tracciarne le connessioni ed è altrettanto facile sfuggire ai controlli.

Nel dark web inoltre i file come video, foto e documenti sono custoditi su computer di utenti diversi e seguono le regole del peer to peer (P2P). Anche
chiudendo una pagina web o mettendo fuori gioco il server non si elimina nulla.

Come si accede ai siti del dark web?

I siti che compongono il dark web adottano diversi stratagemmi per non farsi trovare da Google. Il più semplice è quello di chiedere a Google di non venire indicizzati.

Una fattore molto importante è utilizzare protocolli di rete diversi da quelli http.

Un punto di partenza per partire alla scoperta del dark web può essere l’aggregatore di news reddit, social sul quale è possibile trovare alcuni link che portano a siti del dark web.

In alternativa ci sono diversi forum dedicati all’argomento e link list apposite.

I siti del dark web spesso si riconoscono dal suffisso ‘.onion‘ anziché i soliti .com, .it o .org.

Questi siti, a differenza di quelli normali, sono ospitati sul computer del loro creatore e possono essere raggiunti solo usando il browser
Tor.

Creare un sito onion non è facile, oltre al software Tor è necessario installare sul proprio computer un server specifico e con determinate caratteristiche su cui mettere il materiale che servirà per la costruzione del sito come foto, testi, eccetera.


Cosa si trova nel dark web?

Nel deep web si può trovare di tutto. Basti pensare che anche Edward Snowden e gli attivisti delle primavere arabe hanno usato il dark web per sfuggire alla censura e ai controlli.

Ci sono anche forum particolari e siti di organizzazioni spesso estremiste, si stima che ce ne siano almeno 50.000. Nel dark web si possono anche trovare negozi virtuali come il famigerato Silk Road, sito adesso chiuso, attraverso il quale si potevano vendere armi, droga e documenti falsi.

Sul dark web si paga utilizzando il bitcoin, valuta digitale di internet, e ogni venditore è accompagnato da un sistema di feedback che ne garantisce l’attendibilità proprio come su ebay.
L’FBI ha calcolato che il solo Silk Road abbia generato tra febbraio 2011 e
luglio 2013, poco prima di essere chiuso, transizioni finanziarie per 1,2 miliardi di dollari ricavandone commissioni per 80 milioni di dollari.