Gli yokai (妖怪, letteralmente “esseri straordinari”) sono creature presenti nella mitologia e nel folklore giapponese. Sono spesso descritti come esseri sovrannaturali, spiriti, demoni o mostri, e possono assumere diverse forme, come animali, oggetti inanimati o persone. Questi demoni sono stati a lungo una parte importante della cultura giapponese e sono stati raffigurati in numerose opere d’arte, come dipinti, stampe, film e manga.
Possono essere divisi in diverse categorie, a seconda delle loro caratteristiche o delle loro origini. Ad esempio, ci sono gli yokai che assumono forme animali, come il kitsune (il volpe-demonio) o il tanuki (il procione-demonio); quelli che assumono forme umane, come il tengu (un demone alato con un naso lungo e una coda di rapace) o la kasa-obake (una vecchia ombrello-demone); e quelli che assumono forme di oggetti inanimati, come il kakashi (un vaso-demone) o il zashiki-warashi (un bambino-demone che vive in case antiche).
Sono spesso associati a fenomeni naturali o a eventi inspiegabili, come il rumore di passi che si sente in una stanza vuota o il fuoco fatuo che appare in un campo. Possono anche essere responsabili di eventi spaventosi o di disgrazie, come il rapimento di persone o la comparsa di malattie.
Gli yokai sono anche spesso rappresentati come esseri maligni o pericolosi, ma ci sono anche molti esempi di yokai che sono descritti come benefici o protettivi. Ad esempio, c’è il tsuchigumo, un ragno-demone che può trasformarsi in una donna bellissima e che è stato spesso raffigurato come una divinità protettrice. Anche il kappa, una creatura acquatica simile a una tartaruga, è spesso descritta come un essere giocoso e innocente, anche se può essere pericoloso e molto cruento se provocato.
Essendo parte della mitologia giapponese da tempi immemori sono spesso oggetto di racconti popolari e leggende, e sono stati rappresentati in numerose opere d’arte, come dipinti, stampe ukiyo-e, film, anime e manga. Inoltre, molti yokai sono stati incorporati in festival e cerimonie tradizionali giapponesi, come il Bon Festival, durante il quale si celebra il ritorno dei defunti nella vita terrena.
Oltre a ciò sono stati anche oggetto di studi accademici, sia in Giappone che all’estero. Ad esempio, ci sono molti libri e articoli che analizzano il simbolismo e il significato degli yokai nella cultura giapponese, così come il modo in cui essi sono stati rappresentati nelle diverse epoche storiche. Gli yokai sono stati anche oggetto di numerose rielaborazioni e adattamenti in altre forme d’arte, come la letteratura, il teatro e la musica.
Questi esseri hanno anche una grande presenza nella cultura popolare giapponese contemporanea, e sono spesso raffigurati in prodotti di consumo, come giocattoli, vestiti e gadget. Inoltre, ci sono molti eventi e festival dedicati agli yokai in Giappone, come la Yokai Enmusubi (un evento di incontro tra yokai e persone) o il Yokai Matsuri (un festival dedicato agli yokai).
In sintesi, gli yokai sono creature presenti nella mitologia e nella folklore giapponesi, spesso descritte come esseri sovrannaturali o spiriti. Sono stati a lungo una parte importante della cultura giapponese e sono stati rappresentati in numerose opere d’arte. Possono essere maligni o pericolosi, ma anche benefici o protettivi, e sono spesso associati a fenomeni naturali o a eventi inspiegabili. Sono oggetto di racconti popolari e leggende, e hanno una grande presenza nella cultura popolare giapponese contemporanea.
Tipologie e caratteristiche degli yokai
Ci sono molti tipi di yokai nella mitologia e nel folklore giapponesi, e ognuno di essi ha caratteristiche e attributi distintivi. Ecco alcune delle tipologie e delle caratteristiche più comuni degli yokai:
- Yokai animali: questi demoni assumono forme di animali o hanno attributi animali. Ad esempio, il kitsune (il volpe-demonio) è spesso rappresentato con caratteristiche di un volpe, come la coda a cinque code o il pelo rosso, e può assumere forme umane. Il tanuki (il procione-demonio) è spesso rappresentato con una pancia gonfia e un bastone magico, e ha il potere di trasformarsi in oggetti o animali. Altri esempi di yokai animali sono il mujina (un tasso-demone) e il bakeneko (un gatto-demone).
- Yokai umani: assumono forme umane o hanno attributi umani. Ad esempio, il tengu (un demone alato con un naso lungo e una coda di rapace) è spesso rappresentato come un guerriero o un monaco, mentre la kasa-obake (una vecchia ombrello-demone) è rappresentata come una vecchia signora con un ombrello come corpo. Altri esempi di yokai umani sono il noppera-bō (un demone senza faccia) e il kurayami-onna (una donna-demone che appare in luoghi bui).
- Yokai oggetti inanimati: prendono forma di oggetti inanimati o hanno attributi di oggetti inanimati. Ad esempio, il kakashi (un vaso-demone) è spesso rappresentato come un vaso o un recipiente con occhi e gambe, mentre lo zashiki-warashi (un bambino-demone che vive in case antiche) è rappresentato come un bambino con gli occhi grandi e i capelli rossi. Altri esempi di yokai oggetti inanimati sono il kokeshi (un bambolotto-demone) e il mokumokuren (un demone che appare sui tatami).
- Yokai elementali: questi yokai sono associati a elementi naturali, come il fuoco, l’acqua, l’aria o la terra. Ad esempio, il hi-no-kagutsuchi (il demone del fuoco) è spesso rappresentato come un essere con la pelle fiammeggiante o come una creatura con attributi di un dragone o di un drago di fuoco. Il mizuchi (un demone acquatico) è spesso rappresentato come un serpente o come un draghetto d’acqua, mentre il kamaitachi (un demone del vento) è spesso rappresentato come un demone con artigli affilati e che può volare. Altri esempi di yokai elementali sono il yama-uba (un demone della montagna) e il tsuchigumo (un ragno-demone).
- Yokai delle emozioni: questi demoni sono spesso associati a emozioni umane, come la tristezza, la paura, la collera o la felicità. Ad esempio, il gaki (un demone della fame) è spesso rappresentato come un essere scheletrico o come una creatura con la pelle trasparente, e simboleggia la fame o l’avidità. Il karasu-tengu (un demone corvo) è spesso rappresentato come un demone con un naso lungo e una coda di rapace, e simboleggia la tristezza o la solitudine. Altri esempi di yokai delle emozioni sono il nure-onna (una donna-demone serpente acquatico) e gli oni (demoni con corna e pelle rossa).
Per quanto riguarda i loro poteri, gli yokai possono anche avere caratteristiche o attributi particolari, come la capacità di trasformarsi in altre forme, il potere di controllare gli elementi naturali o la capacità di spaventare le persone. Ad esempio, il kitsune può assumere forme umane e ha il potere di creare il fuoco con la coda, mentre il tengu è spesso descritto come un essere alato e ha il potere di controllare il vento. Altri esempi di yokai con caratteristiche o attributi particolari sono il bakeneko, che può trasformarsi in un gatto gigante e ha il potere di controllare il fuoco, e il noppera-bō, che può assumere forme umana ma non ha faccia.