Cos’è la mirra? A cosa serve?

I doni dei re magi: oro, incenso e mirra.

Oro e incenso sono abbastanza conosciuti ai più ed è facilmente intuibile cosa essi siano e perché siano stati portati in dono a Gesù, ma che cos’è la mirra? A cosa serve?

Che cos’è la mirra?

La mirra è una resina aromatica che si consolida su un particolare tipo di pianta dopo aver tolto la corteccia e aver praticato un’incisione sul tronco. La resina trasuda dal tronco per cercare di cicatrizzare la ferita grazie alle sue proprietà antisettiche e antibatteriche.

Questa resina si ottiene dalle piante appartenenti al genere Commiphora, genere molto diffuso in Africa, Arabia e India. Queste piante sono sono in genere arbusti spinosi ma alcune specie sono arboree.

Origine del nome

Il termine mirra deriva dall’aramaico mur che significa amaro. Infatti il sapore di questa resina è abbastanza forte.

Infatti oltre che spalmata sulla pelle può anche essere ingerita sciogliendola in bocca. In omeopatia si usa spesso in questo modo per combattere ulcere, afte, gengiviti e mal di gola.

A cosa serve la mirra?

La mirra ha proprietà antiinfiammatorie ed è utilizzata per varie patologie, per disinfettare ferite e abrasioni, per evitare l’insorgere di ematomi in seguito a contusioni, per alleviare dolori alle ossa e contro i dolori muscolari. Ha inoltre proprietà antisettiche e antibatteriche. Per trattare questo tipo di patologie la si spalma sulla zona interessata.

Alcuni usi della mirra prevedono che un pezzettino sia fatto sciogliere in bocca. In genere si utilizza in questo modo per il trattamento di mal di gola, ulcere, gengiviti e afte.

La mirra può anche essere usata preparando una specie di infuso. La si lascia in acqua per qualche giorno, al termine di questo periodo si sarà sciolta in parte lasciando sul fondo una sostanza molto viscosa che viene filtrata e eliminata. L’acqua rimanente viene utilizzata per fare gargarismi per migliorare l’igiene orale, viene quindi utilizzata come collutorio. È anche molto utilizzata in aromaterapia.

In Etiopia la medicina tradizionale prevede di sciogliere 5 grammi di mirra in un litro d’acqua per trattare infiammazioni a organi interni.

Come si fa la mirra?

La mirra è sostanzialmente resina solidificata. Al suo stato grezzo si presenta come dei pezzettini di sostanza solida simile a corteccia. All’interno questi grumi contengono l’olio essenziale alla base dei vari unguenti.

Ogni pezzo viene ripulito dallo strato esterno e da esso viene fatta trasudare la resina vera e propria che poi solidifica. Si ottengono dei pezzettini di resina più piccoli dal colore rossastro. Questi poi vengono utilizzati tenendoli in bocca o facendoli sciogliere in acqua.

Per ottenere invece unguenti e creme questi pezzi di resina solidificata vengono messi in appositi distillatori che ne estraggono gli oli essenziali.

La mirra non viene utilizzata soltanto in omeopatia ma è presente anche in diversi prodotti farmaceutici per le sue proprietà disinfettanti e antiinfiammatorie.

In conclusione

Adesso sai a cosa serve la mirra e perché era tanto importante nell’antichità e per quale motivo è stata portata in dono dai re magi, insieme all’oro e all’incenso, a Gesù bambino.