Perdere peso non è semplice, molte persone combattono contro l’adipe in eccesso tutta la vita, esercizi specifici ed intensi non sempre possono bastare ed è per questo che nel tempo sono nati molti regimi alimentari capaci di produrre effetti duraturi sul corpo.
La dieta Plank è un regime alimentare davvero famoso negli Stati Uniti che oggi sta prendendo sempre più piede anche in Italia. Grazie a un menù iperproteico, all’eliminazione completa di diversi alimenti promette di far perdere fino a 9 kg in 15 giorni. Un risultato davvero ambizioso che può essere conseguito solo a patto di seguire scrupolosamente questo regime alimentare davvero aggressivo. Si tratta di una dieta iperproteica per certi versi simile alla dieta Dukan.
Sebbene le sue origini risultino sconosciute e non si conosca il suo reale inventore sembra che il nome sia stato gentilmente offerto dal fisico tedesco Max Planck inventore della teoria dei quanti. Nonostante la correlazione dei nomi la società Max Planck nega ogni correlazione con la dieta.
In cosa consiste la dieta Plank? Cosa si può mangiare?
In questo regime alimentare ipocalorico vengono introdotte una quantità di proteine animali sopra la norma che dovrebbero sopperire alla completa mancanza di carboidrati e zuccheri. Composta da soli 3 pasti giornalieri questa dieta non prevede nessuna fase di mantenimento con la promessa che per i successivi 3 anni il peso perduto non verrà riacquistato.
Quali sono gli alimenti consentiti nella dieta Plank:
- Carne;
- Uova;
- Pesce;
- Alimenti ricchi di proteine animali;
- Caffè.
I salumi sono ammessi ma meglio evitare quelli più grassi e preferire quelli più magri come la bresaola, il prosciutto crudo, lo speck e la fesa di tacchino.
Nelle due settimane di cui si compone la dieta sono assolutamente esclusi determinati cibi, ecco cosa non si può mangiare durante la dieta Plank:
- Bevande gassate. Di qualsiasi tipo acqua compresa.
- Bevande dolci e alcool.
- Formaggio.
- Zuccheri. Qualsiasi tipo di zucchero è proibito.
- Carboidrati e fibre. I carboidrati e le fibre, anche qualora siano appartenenti alla frutta o alle verdure sono escluse dalla dieta.
- Olio.
In questa dieta nessun alimento può essere sostituito e risultano estremamente presenti i grassi animali mentre vengono a mancare del tutto quelli vegetali. Per cercare di tamponare l’affaticamento di fegato e reni dovuti all’estremo consumo di proteico la dieta raccomanda di ingerire almeno due litri di acqua al giorno.
È possibile fare allenamento durante la dieta Plank?
Spesso si associa un sano dimagrimento a delle corrette abitudini alimentari e a un regime di allenamento moderato o intenso. Questo non vale per chi prova la dieta Plank, questa dieta annoverabile tra le diete lampo infatti prevede una diminuzione drastica delle quantità di cibo e un apporto nullo o quasi di carboidrati, fondamentali per il ripristino energetico dopo e durante l’esercizio muscolare ed è per questo che viene sconsigliato di effettuare qualsiasi tipo di attività fisica che abbia uno scopo allenante durante i 14 giorni di durata della dieta.
Quindi niente allenamento, niente corse mattutine o passeggiate pomeridiane.
La dieta Plank fa aumentare il metabolismo?
Il meccanismo che sta alla base della dieta Plank è la privazione di carboidrati. Eliminando una delle fonti energetiche primarie l’organismo si ritrova a corto di calorie. Si innesca così un meccanismo di emergenza che costringe a prendere l’energia dai grassi accumulati, sia dai grassi bianchi che da quelli bruni.
Infatti sia il tessuto adiposo bianco che quello bruno sono un modo per toccare le calorie in più che si assumono mangiando.
Nel momento in cui ci si trova in deficit calorico si dimagrisce, questo è vero. Nel contempo però si innesca un altro meccanismo di emergenza. Il nostro corpo, vista la carenza di calorie, rallenta il metabolismo in modo da risparmiare energia.
Questo processo comincia fin dalla mattina. La dieta Plank prevede di fare colazione con un caffè amaro e un piccolo panino. L’organismo quindi fin dal mattino si trova a corto di energie e per questo il metabolismo rallenta.
Per questo motivo, non appena si finisce di seguire questo regime alimentare così estremo, si riprendono tutti i chili persi. Non appena si reinseriscono nella dieta i carboidrati, il nostro corpo, con il metabolismo lento, riprenderà tutti i chili persi. Come avviene quando si segue una dieta chetogenica e poi si riprende a mangiare in maniera scorretta.
Anche se inizialmente si perderanno molti chili velocemente, con la dieta Plank, terminata la fase iniziale, anche seguendo la fase di mantenimento per filo e per segno, è molto probabile riprendere i chili persi. Questo proprio a causa del fatto che il metabolismo rallenta per la carenza di carboidrati e la restrizione calorica.
Quindi la risposta alla domanda “la dieta Plank fa aumentare il metabolismo?” è no, anzi lo fa rallentare.
Dieta Plank modificata
Sebbene il protocollo della dieta Plank sia estremamente rigido e severo e preveda una totale adesione ai suoi principi nel tempo si è venuto a creare un protocollo definibile come dieta Plank modificata.
Il regime alimentare rimane lo stesso per la quantità di proteine e per la condizioni ipocaloriche, tuttavia viene permesso di sostituire le uova sode con uova cucinate in altro modo a patto che non venga utilizzato l’olio e di invertire i pasti di pranzo e cena la domenica.
I rischi di una dieta Plank
Questo tipo di regime alimentare estremamente proteico mira a un dimagrimento lampo ed è sostenibile solo per un periodo di tempo limitato. La dieta Plank fa dimagrire, fa perdere grasso sui fianchi ma è molto estrema e presenta molte controindicazioni. Pur non essendo considerabile come un regime alimentare consigliabile per una corretta alimentazione dato il consumo notevolmente superiore di proteine questa dieta non presenta particolari controindicazioni per chi ne fa uso se seguita per il tempo prescritto e se il fisico si presenta con una condizione di fegato e reni in perfetto stato di salute. Certo c’è chi pensa che troppe proteine facciano male, ma oggi sappiamo che non è esattamente così.
È da tener conto anche che questa dieta potrebbe portare a un innalzamento dei livelli di colesterolo nel sangue. Si rischia anche di riprendere i chili persi una volta terminata la fase iniziale, cosa che si può evitare ricorrendo a un regime alimentare corretto ed equilibrato, senza ricorrere a un eccessiva restrizione calorica.